Essere pellegrini in Terra Santa è un’esperienza di enorme portata e significato. Trovarsi al capolinea di fasci di strade che da ogni dove raggiungono questi luoghi unici significa commuoversi e richiede allo stesso tempo forza e abbandono.
*Prima testimonianza: Uno “sguardo interiore”
Il “pellegrinaggio” mi invita alla ricerca dell’essenziale, di ciò che veramente conta nella vita … e quindi mi fa riscoprire le giuste relazioni , “relativizzare” ciò che è secondario, riscoprire che ciò che sembra importante è spesso solo accessorio, e rappresenta un fardello che non val la pena portare con sé.
*Seconda testimonianza: Un “orientamento”
Il pellegrinare in questi luoghi mi ha orientato alla verità. E’stato invito, ed insieme esperienza, di rinascita, di un uscire come rinnovata (vedi il momento del Giordano) dalle mani di Dio, nella mia vocazione originaria di creatura e di membro della natura, pacificata con la mia realtà più profonda, con il mio prossimo, con la creazione tutta (deserto, oasi, vegetazione esuberante,…) .
*Terza testimonianza: Una “constatazione”
Il pellegrinaggio ai luoghi santi, penso ad alcuni luoghi o momenti, in particolare :l’eucaristia al santo Sepolcro, e poi il Getsemani, il Cenacolo …, è stato una chiamata forte ad entrare sempre di più nel Suo mistero, a vivere il Vangelo nella sua interezza, come diceva san Francesco, “sine glossa”. Questo significa vivere nella riconciliazione, che altro non è che pienezza di amore, purezza di sguardo e di cuore, nel desiderio, o meglio nella nostalgia, di essere icona del Suo Amore. Desiderio di diventare pura trasparenza di amore … Ma oltre che desiderio, credo che è stato anche un’ esperienza che tutto questo è possibile. Il nostro pellegrinare è stato un piccolo saggio di fraternità, di relazioni autentiche, libere, e insieme di bellezza, di profondità.
Signore,
io mi metto in cammino sempre
per raggiungerti e incontrarti.
Tutta la mia vita
è un grande viaggio
per scoprirti, conoscerti e amarti.
Diventare tuo discepolo
è lo scopo di tutto
il nostro camminare nella vita.
Fà che impari
a migliorare me stesso
guidato dalla parola del tuo vangelo.
Solo così farò veramente
quel pellegrinaggio che mi aiuta
a diventare un vero cristiano.
Tutto ciò che ho conosciuto
e imparato, ora diventi patrimonio
della mia esistenza.
Perchè io lo possa trasmettere
con la testimonianza
di una vita di fede.
Ruggero Radaelli Diacono
La Chiesa….pellegrina…sulla terra!….ecco cosa siamo stati… abbiamo camminato dove ha camminato Gesù, ci siamo seduti sulle pietre su cui si è seduto Gesù, siamo stati sullo stesso deserto dove Lui ha resistito alla tentazione.. (noi un po’ meno)!!!
Ma non siamo andati per credere di più in Lui, o nel Padre, toccando con mano, come Tommaso!….ma per respirare la sua stessa aria, cercare di rivivere insieme le sue parole, i suoi silenzi, le sue preghiere!
Le Beatitudini….il Padre Nostro….l’Ave Maria…..recitate laddove sono nate!…. tanto da spingerti a pregare con tanta spontaneità e tanta facilità….mentre qui c’è sempre fretta, tante cose da fare…da dire.. da pensare…tutte inutili se non si pensa prima a Lui!!!
È stata una grande esperienza che mi ha graffiato l’anima in modo indelebile!
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Grazie Francesca del tuo commento puntuale, preciso e sopratutto fatto con il cuore! Un abbraccione e continua a seguirci!
Gli amici della piccolAccoglienza Gubbio
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