Il Vangelo dice che alla vista del bambino, i Magi “si prostrarono e lo
adorarono”( Mt 2,11).
I loro occhi videro un figlio di povera gente, ma la loro intelligenza più profonda, la loro fede nascente, intuì che si trovavano davanti a qualcosa di molto più grande di quello che stavano vedendo. Questo però non lo sapevano da subito, cioè da
quando erano partiti, ma lo hanno imparato un po’ alla volta,
viaggiando.
Non importa dove ti trovi: se sei in viaggio per andare al lavoro, o
raccolto in un angolo della tua stanza o su una sedia della tua
cucina. Più scegli il luogo meno adatto, più sei pronto ad affrontare
questo cammino alternativo, perché lo scopo è portare la vita
spirituale lì dove normalmente viviamo la nostra quotidianità.
Quando ero bambino avevo paura del buio.
Così mia mamma una sera venne nella mia stanza e mi disse che
avrebbe spento comunque la luce nonostante la mia paura, ma non sarebbe andata via. Quando spense la lampada fu terribile, ma lei cominciò a parlarmi. Le sue parole erano come la luce. La sua presenza in quel buio era più forte del buio. Non la vedevo ma
sapevo che c’era, e sapere che c’era mi dava forza.
“Parlami” le dicevo, “le tue parole per me sono come una lampada accesa”.
Guidami Tu, Luce gentile,
attraverso il buio che mi circonda,
sii Tu a condurmi!
La notte è oscura e sono lontano da casa,
sii Tu a condurmi!
Sostieni i miei piedi vacillanti:
io non chiedo di vedere
ciò che mi attende all’orizzonte,
un passo solo mi sarà sufficiente.
J.H.Newman.
Buone Feste a voi Ccaro Ruggero e Aurora. Che la Luce di Dio sia sempre sul vostro cammino Fabrizio
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