-
L’acqua in natura è tra i principali costituenti degli ecosistemi ed è alla base di tutte le forme di vita conosciute, compreso l’essere umano; ad essa è dovuta anche la stessa origine della vita sul nostro pianeta ed è inoltre indispensabile anche nell’uso civile, agricolo e industriale; l’uomo ha riconosciuto sin da tempi antichissimi la sua importanza, identificandola come uno dei principali elementi costitutivi dell’universo e attribuendole un profondo valore simbolico, riscontrabile nelle principali religioni.
-
Il mare è una vasta distesa di acqua salata, idrograficamente connessa con un oceano, che lambisce le coste di isole e terre continentali. Lo stesso termine certe volte è usato per indicare laghi, normalmente salati o molto voluminosi, che non hanno sbocchi sull’oceano come ad esempio il Mar Caspio, il Mar Morto ed il Mar di Galilea.
Il mare, jam in ebraico, tradotto anche con “grandi acque”, “diluvio” sia nella Bibbia come anche nelle antiche culture del vicino Oriente è simbolo del caos primordiale, della morte, del nulla e del male, luogo popolato da mostri.
-
Il potere di Dio di dominare il mare nel Nuovo Testamento è esercitato da Gesù. Nel sedare la tempesta si rivela il Signore che tratta il mare alla pari di un essere diabolico, dominandolo: «Sgridò il vento e disse al mare: Taci, calmati!
Ti lodano il cielo e la terra,
il mare e tutti i viventi che sono in essi.
A te, Signore, innalzerò il mio pensiero:
apri gli occhi miei allo splendore del bene.
Niccolò Tommaseo
—————————————
Andar per mare
Mediterraneo
C’è sempre chi va per mare, per mille motivi, e c’è sempre chi aspetta, in un porto o nell’altro. Perché altro non si può fare e però esistono diversi modi i aspettare. A volte poi, per i più diversi motivi si può essere attratti da più e più situazioni, a volte addirittura si può essere sopraffatti dalla tentazione …..
Pescatore.
Getta le tue reti buona pesca ci sarà
e canta le tue canzoni che burrasca calmerà
pensa pensa al tuo bambino al saluto che ti mandò
e tua moglie sveglia di buon mattino con Dio di te parlò
con Dio di te parlò
Dimmi dimmi mio Signore dimmi che tornerà
l’uomo mio difendi dal male dai pericoli che troverà
troppo giovane son io ed il nero è un triste colore
la mia pelle bianca e profumata ha bisogno di carezze ancora
ha bisogno di carezze ora
Pesca forza tira pescatore pesca e non ti fermare
poco pesce nella rete lunghi giorni in mezzo al mare
mare che non ti ha mai dato tanto mare che fa bestemmiare
quando la sua furia diventa grande e la sua onda è un gigante
la sua onda è un gigante
Dimmi, dimmi mio Signore dimmi se tornerà
quell’uomo che sento meno mio ed un altro mi sorride già
scaccialo dalla mia mente non indurmi nel peccato
un brivido sento quando mi guarda e una rosa egli mi ha dato
una rosa lui mi ha dato
Rosa rossa pegno di amore rosa rossa malaspina
nel silenzio della notte ora la mia bocca gli è vicina
no per Dio non farlo tornare dillo tu al mare
è troppo forte questa catena io non la voglio spezzare
io non la voglio spezzare
Pesca forza tira pescatore pesca non ti fermare
anche quando l’onda ti solleva forte e ti toglie dal tuo pensare
e ti spazza via come foglia al vento che vien voglia di lasciarsi andare
giù leggero nel suo abbraccio forte ma è così cattiva poi la morte
è così cattiva poi la morte
Dimmi, dimmi mio Signore dimmi che tornerà
quell’uomo che sento l’uomo mio quell’uomo che non saprà
che non saprà di me, di lui e delle sue promesse vane
di una rosa rossa qui tra le mie dita di una storia nata già finita
di una storia nata già finita
Pesca forza tira pescatore pesca non ti fermare
poco pesce nella rete lunghi giorni in mezzo al mare
mare che non ti ha mai dato tanto mare che fa bestemmiare
e si placa e tace senza resa e ti aspetta per ricominciare
e ti aspetta per ricominciare.
DE ANDRE, FABRIZIO / REVERBERI, GIAN PIERO / ZAULI, FRANCO
Lyrics © Universal Music Publishing Group
Lyrics powered by LyricFind
Il marinaio
Siedi serena e aspetti il tuo uomo
Che torna domani, se il cielo vorrà…
Cerchi il sorriso
Con cui ti lasciò
Fra i solchi scuri
Che il tempo disegna sul viso
Di chi naviga il mare,
Ed è sempre domani
E se il cielo vorrà…
Te l’ha giurato e sai tornerà
L’uomo che amavi non mentiva mai.
Aspetti serena ogni uomo che torna
Dal mare lontano verso il quale partì…
Forse da anni
Lui naviga già
Lungo correnti
Che non porteranno ai tuoi fianchi
Il suo amore, mai più…
Ed è sempre domani
E se il cielo vorrà.,
Te l’ha giurato e sai tornerà;
L’uomo che amavi non mentiva mai.
Fonte: Musixmatch
Compositori: Angelo Branduardi / Luisa Zappa Branduardi
I gorghi hanno inghiottito un marinaio
La mamma accende un cero lungo, ignara,
dinanzi alla Madonna : perché torni presto,
perché ritornino i bei giorni.
Tende sempre l’orecchio al vento.
Molte le preghiere e le suppliche.
L’ascolta l’icona
seria e triste lei lo sa,
che il figlio atteso non ritornerà.
Costantinos Kavafis
—————————————————————————-