L’avvento è presente negli anni liturgici della Chiesa cattolica, della Confessione luterana e della Comunione anglicana.
In tutte le confessioni questo periodo è contraddistinto da un atteggiamento di attesa del Natale imminente e del ritorno di Gesù nella gloria da parte dei fedeli, dal raccoglimento e dalla preghiera per l’accoglienza.
Proviamo a immaginarci come dei pii ebrei potevano vedere l’incontro col Signore … Due punti di partenza, e al loro principio, da una parte tutti noi della storia e dall’altra la Parola di Dio.“
La Parola, che esce dalla sua casa, il tempio, si avvia lungo le strade del mondo per incontrare il grande pellegrinaggio che i popoli della terra hanno intrapreso alla ricerca della verità”.
Mi sembra qualcosa di importante. La Scrittura non separa da questo pellegrinaggio, ma vi fa entrare, come un lievito che lo fermenta, come una luce che lo rischiara.
Quante volte nella vita ci troviamo di fronte alla nostra piccolezza, alla nostra inadeguatezza, o perlomeno noi pensiamo così, spesso non facendo conto sul nostro migliore compagno di viaggio. Allora è il Signore stesso a trovare il modo per spingerci, per superare le nostre titubanze. E allora anche se non siamo pronti, partiamo! Questo sembra suggerirci la Parola di Dio, perlomeno in alcuni passaggi significativi della storia del popolo di Dio, come ad esempio la partenza dall’Egitto verso il deserto.
• 1In seguito, Mosè e Aronne vennero dal faraone e gli annunciarono: «Così dice il Signore, il Dio d’Israele: “Lascia partire il mio popolo, perché mi celebri una festa nel deserto!”».
• 11Ecco in qual modo lo mangerete: con i fianchi cinti, i sandali ai piedi, il bastone in mano; lo mangerete in fretta. È la Pasqua del Signore!
• il faraone fu vicino, gli Israeliti alzarono gli occhi: ecco, gli Egiziani marciavano dietro di loro! Allora gli Israeliti ebbero grande paura e gridarono al Signore. 11E dissero a Mosè: «È forse perché non c’erano sepolcri in Egitto che ci hai portati a morire nel deserto? Che cosa ci hai fatto, portandoci fuori dall’Egitto? 12Non ti dicevamo in Egitto: “Lasciaci stare e serviremo gli Egiziani, perché è meglio per noi servire l’Egitto che morire nel deserto”?». 13Mosè rispose: «Non abbiate paura! Siate forti e vedrete la salvezza del Signore, il quale oggi agirà per voi; perché gli Egiziani che voi oggi vedete, non li rivedrete mai più! 14Il Signore combatterà per voi, e voi starete tranquilli».

• 17Si levò allora il sommo sacerdote con tutti quelli della sua parte, cioè la setta dei sadducei, pieni di gelosia, 18e, presi gli apostoli, li gettarono nella prigione pubblica. 19Ma, durante la notte, un angelo del Signore aprì le porte del carcere, li condusse fuori e disse: 20«Andate e proclamate al popolo, nel tempio, tutte queste parole di vita». 21Udito questo, entrarono nel tempio sul far del giorno e si misero a insegnare.
In questo modo noi usciamo all’aperto sulle strade che portano all’incontro; e questo spazio aperto è il luogo deputato all’incontro tra Dio e tutti noi.
Ecco allora che l’abbondanza della Parola che caratterizza il tempo di Avvento, ci procura emozione ed edificazione insieme, ovvero siamo spinti dallo stupore generato dall’assimilazione della Parola di Dio.
L’annuncio che esce dalla nostra bocca e si rende visibile nelle nostre azioni è il compito che dobbiamo svolgere, preparando la strada al Signore.
Preparate la via, preparate il cammino!
Preparate la via
e spianate il sentiero
nella fede e nella vita
per l’Altissimo,
il Messia viene!